Pausulae

La città romana di Pausulae è stata localizzata nel comune di Corridonia nei pressi dell'Abbazia di San Claudio al Chienti. Le notizie del municipio, fondato dopo il 49 a.C., sono riportate in un passo di Plinio, nel Liber Coloniarum e nella antica cartografia (Tabula Peutingheriana).
Le fonti testimoniano che la città esisteva ancora nel V secolo quando rivestiva l'importante ruolo di sede episcopale. Nei terreni ad Est dell'Abbazia è stata individuata una vasta zona di affioramento di materiali archeologici di età romana con presenza di strutture murarie.

L'ausilio della fotografia aerea permette di ipotizzare la ricostruzione di un impianto urbano regolare tipico delle città di età romana. Le verifiche periodiche da parte del nucleo della tutela del patrimonio dell'Arma dei Carabinieri hanno consentito di individuare, sempre tramite la fotografia aerea, la probabile esistenza di un edificio a pianta rettangolare all'interno della città. La funzione di tale struttura può essere definita solo attraverso lo scavo archeologico.


Negli anni 1980-1982, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche attraverso campagne di scavo, ha evidenziato nella zona Sud-Est della vasta area di affioramento di materiali archeologici, un complesso industriale in uso dalla prima metà del I secolo d.C. al II secolo d.C. Nella fondazione di tale impianto si ha il riuso di frammenti di decorazione architettonica simili a quelli restituiti dai santuari di Monterinaldo e Potentia datati alla metà del II-metà del I secolo a.C.,  indizio, dunque, di una fase edilizia precedente la fondazione del municipio.
Questo nucleo insediativo sarebbe contemporaneo al santuario dedicato ad Apollo che viene localizzato poco distante, nella frazione Santa Lucia di Morrovalle, grazie al ritrovamento di un contenitore per le offerte alla divinità (thesauros).


Gli scavi della Soprintendenza portarono alla luce inoltre una basilica paleocristiana con pianta a croce greca. L’area archeologica non è attualmente visibile poiché le strutture sono state reinterrate per favorirne la conservazione in attesa del reperimento di fondi per la musealizzazione.


Tra i reperti rinvenuti durante gli scavi si segnala una testina virile marmorea conservata presso l'Abbazia di San Claudio e una statuina di Venere conservata al Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona.
Dal territorio provengono numerose epigrafi per lo più di tipo funerario. Meritano menzione le iscrizioni con dedica ad Augusto, a Commodo e quella con riportato il nome degli abitanti (Pausulani). Alcune sono conservate nell’Abbazia, altre murate sotto i portici antistanti il Palazzo Comunale di Corridonia, altre ancora collocate nella Villa Tusculano ad Appignano.

 

 

 

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